9 maggio 2010

Chaplin. Forse non tutti sanno che...



  • Il suo esordio su di un palcoscenico corrisponde all'ultima apparizione di sua madre. Attrice, cantante e ballerina del teatro di varietà, durante uno show in un music hall londinese fu sonoramente fischiata e costretta ad abbandonare lo spettacolo. A sostituirla fu il figlioletto di appena 7 anni, Charlie, che improvvisando una canzone conquistò il pubblico, che lo copre di applausi e di monetine lanciate sul palco.
  • Lo scarponcino bollito e mangiato da Charlot nel film La febbre dell'oro (1925) era in realtà realizzato in liquirizia. Dopo parecchi ciak e dopo numerose scarpe mangiate, quella scena causò a Chaplin una forte indigestione.
  • Nel film Vita da cani (1918) accanto a lui recita il cagnolino bastardo Mut. I due, durante le riprese, entrarono in sintonia e si affezionarono talmente tanto l'uno all'altro che quando Chaplin partì per un viaggio di promozione dei suoi film in oriente, il cucciolo smise di mangiare e si lasciò morire di fame.
  • Charlie e il suo inseparabile fratello Sidney, in gioventù, dovettero mantenere come potevano la madre Hannah, che, a neanche 40 anni, visse per un lungo periodo tra casa ed ospedale psichiatrico, nel quale spesso veniva ricoverata a causa di forte crisi depressive che ne alteravano pesantemente la personalità.
  • Il bimbo de Il monello (1921), Jackie Coogan, dopo questo film diventò una star amatissima dal pubblico. Come spesso capita ai bimbi prodigio ebbe una vita turbolenta che lo allontanò dal grande successo ottenuto nel suo film d'esordio. Tornò alla ribalta negli anni '60, interpretando lo zio Fester nella serie tv La famiglia Addams.
  • Dopo tre matrimoni falliti alle spalle, nel 1942 conobbe la diciassettenne Oona O'Neal. Sarà il suo ultimo grande amore, presto si sposeranno e avranno otto figli.
  • Quando terminò il secondo conflitto modiale, Chaplin dichiarò che se solo avesse saputo cosa realmente fosse successo in quegli anni e fosse stato a conoscenza degli orrori e degli stermini dei campi nazisti, forse non avrebbe mai realizzato Il Grande Dittatore (1940), non sentendosi di prendersi gioco di tali criminali. Il film in realtà, anticipando gli eventi, denunciava con una parodia politica le pecche, la fragilità e la stupidità della dittatura e avrebbe potuto contribuire alla resistenza antinazista, se solo non fosse stato contestato in America e censurato in quasi tutta Europa fino al '45.
  • Definendosi "pacifista ad oltranza", non espresse mai in pubblico le sue preferenze politiche. Inoltre, visto il suo mettere spesso in luce le contraddizioni della società americana nei suoi film, fare lunghi viaggi e non avere mai ritenuto necessario prendere la cittadinanza americana, Chaplin fu sospettato di filocomunismo e fu controllato per un lungo periodo dall'FBI, che ne seguiva gli spostamenti e ne intercettava le telefonate. Nel 1952, dopo un viaggio di lavoro, gli fu impedito ufficialmente di tornare negli Stati Uniti, in quanto considerato dai funzionari dell'immigrazione "non idoneo" al suolo americano. Deluso ed esiliato dal paese che gli aveva dato il successo, Chaplin trascorse il resto della sua vita in Svizzera.
  • Nel 1972 torna per la prima volta in America per ricevere il suo secondo premio Oscar alla carriera: "per avere fatto dell'immagine in movimento una forma d'arte del Ventesimo secolo". Il momento della consegna della statuetta è ricordato come quello accompagnato dalla più lunga standing ovation della storia degli Academy.
  • Dopo la sua morte, il suo corpo fu trafugato da un paio di estorsori. Pare che volessero chiedere un riscatto alla famiglia Chaplin per ottenere i soldi necessari alla costruzione di un garage.
  • Fu un grande pianista e compositore. Dal 1927 (con la nascita del cinema sonoro) arrangiò personalmente tutti gli accompagnamenti musicali dei suoi film, compresi quelli del periodo muto. Smile, inizialmente colonna sonora di Tempi Moderni (1936) è una delle sue canzoni più celebri e amate: "sorridi e forse domani scoprirai che la vita vale ancora la pena di essere vissuta".

Nessun commento: